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Corso/Concorso Academy:  "PILOTA AUTOMOBILISTICO"

Apertura: 31 gennaio 2025, ore 18:42
Chiusura11 aprile 2025, ore 23:59   {scadenza proroga: 04 maggio 2025, ore 23:59}

  Stato:    CHIUSO

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Il Motorsport internazionale comunica un nuovo corso della scuola "PILOTA AUTOMOBILISTICO" indetto proprio dall'ufficio amministrativo per 30.821 candidati, disponibile nelle date sopra elencate.

Come diventare un pilota automobilistico?: La procedura da seguire è, in realtà, piuttosto semplice, ma ovviamente tutto dipende dal punto di partenza. Per prima cosa è necessario acquisire una licenza Csai (che verrà rilasciata dalla FIA), che viene fornita dalla. Se si è minorenni, e in particolare, si ha un’età inferiore ai undici anni, il consiglio è quello di iniziare con i kart; gli adolescenti, poi, possono decidere se passare alle auto – dopo i tredici anni – o se proseguire con i kart. Seguendo un corso presso la Scuola Pilotaggio della sede di Fiorano (MO). Sapere come diventare pilota, insomma, è essenziale per sperimentare il brivido della velocità, partendo dal presupposto che qualsiasi Automobile Club è legittimato a rilasciare una licenza, vale a dire una patente sportiva che equivale a un’abilitazione a correre. Dopo avere frequentato un corso teorico, da svolgere nella sede dello stesso Automobile Club, necessario a far conoscere tutte le regole del mondo dello sport automobilistico, è necessario fornire un certificato di vaccinazione antitetanica e un certificato di idoneità all’attività agonistica. A quel punto si può cominciare a correre: a seconda della licenza che si sceglie.  Chi si interessa a come diventare pilota deve sapere che ci sono diverse licenze Csai: la K permette di correre con i kart, la Promotion è dedicata ai ragazzi con meno di diciotto anni che vogliono prendere parte alle gare autocross e la D viene concessa è chi intende partecipare agli slalom e alle gare di accelerazione. C’è, poi, la licenza H, che può essere concessa ai disabili in seguito al parere della Federazione Italiana Sport Automobilistico Patenti Speciali.

Diventare pilota di auto è il sogno di molti appassionati di velocità. Tuttavia, per realizzarlo, è importante seguire alcuni passaggi chiave. Iniziamo con la giusta mentalità: capire che le corse non si basano solo sulle capacità di guida è fondamentale. Inoltre, la ricerca di sponsor non può e non deve essere sottovalutata. I giovani piloti dovrebbero concentrarsi sulla formazione e sulla crescita personale, invece che inseguire un sogno irrealizzabile.

Pianificare la carriera da pilota è importante soprattutto dal punto di vista economico, dato che le corse automobilistiche sono principalmente uno sport per ricchi. È necessario considerare le implicazioni commerciali a lungo termine delle opportunità di corsa e avere consapevolezza dei costi significativi che ne derivano. Oggi, il motorsport è strettamente legato al business e al marketing, più che alle pur importanti capacità atletiche. Il mito del pilota che si fa strada solo grazie alla sua bravura è ormai superato.

Se non si dispone del budget necessario, la cosa migliore è godersi gli sport motoristici come hobby. Molti piloti, infatti, non hanno l’obiettivo di raggiungere le vette delle competizioni professionistiche. Vogliono solo correre per divertimento, partecipando a eventi amatoriali. Non c’è nulla di male in questo. Ci sono molte persone che corrono come dilettanti da anni e amano questo sport per l’adrenalina della competizione, il senso di soddisfazione personale, la compagnia e le amicizie sviluppate, oltre al relax che offre.

Alla fine, solo una piccola percentuale della popolazione ha le risorse e le connessioni necessarie per arrivare ai livelli più alti del professionismo nelle corse automobilistiche. Tuttavia, questo non dovrebbe scoraggiare gli appassionati. Anche se non si diventa piloti professionisti, la passione per le corse e il coinvolgimento nel mondo motoristico possono comunque portare tante soddisfazioni personali.


Come si diventa piloti di auto in pratica? Uno dei principali modi per approcciarsi al motorsport in modo graduale per diventare piloti di auto da corsa è utilizzare un simulatore di guida, come il Simra, iRacing, Assetto Corsa Competizione ecc., che replicano accuratamente le dinamiche di una vera auto da corsa. Con l’aiuto di un istruttore esperto, si imparano le basi fondamentali della guida sportiva, che differisce notevolmente dalla normale guida su strada. I simulatori professionali sono dotati di hardware avanzato che include volanti con feedback di forza, pedali regolabili, sedili racing e sistemi di movimento per replicare le sensazioni realistiche della guida.

Inoltre, i simulatori offrono strumenti di telemetria che consentono di analizzare in dettaglio le performance del pilota. Questi dati sono fondamentali per identificare gli ambiti di miglioramento e sviluppare strategie di guida più efficaci. Grazie alla loro disponibilità costante, indipendentemente dalle condizioni meteo o dall’orario, i simulatori permettono ai piloti di allenarsi regolarmente senza limitazioni.

Ma non solo, l’eSport e il sim racing sono ottime strade per scoprire nuovi talenti: brand come Nissan e Red Bull hanno già iniziato a integrare il sim racing nei loro programmi di sviluppo piloti e scouting. Per cui questa può essere una strada trasversale per diventare pilota di auto, non tanto per le competenze che offre, ma soprattutto per la lente sotto cui ci mettiamo. In passato, anche campioni come Jacques Villeneuve hanno beneficiato dell’utilizzo dei simulatori di guida. Villeneuve, durante la sua prima stagione in Formula 1, ha utilizzato un simulatore per imparare le piste che non conosceva. Il suo allenamento virtuale ha dato i suoi frutti: è riuscito a qualificarsi in pole position con un numero limitato di giri di prova.

Tuttavia, è importante tenere presente che i simulatori hanno alcune limitazioni. Anche se forniscono una buona esperienza visiva e uditiva, la sensazione cinestetica rimane limitata, quindi non sufficiente per diventare pilota di auto. Inoltre, guida una vettura di Formula 1 su una determinata pista non garantisce automaticamente abilità su altre piste o tipologie di auto. Non c’è un transfer completo in pratica. Com’è ovvio che sia. Pertanto, le simulazioni devono essere integrate con altre tecniche di allenamento realistiche o vere e proprie gare propedeutiche, come il kart.

Per diventare pilota di auto, ci sono alcuni requisiti fondamentali da considerare:

  • Età: aver compiuto 18 anni per poter accedere all’iter per il conseguimento della licenza di guida sportiva. Eccezion fatta per competizioni particolari a circuito chiuso riservate ai quindicenni, sedicenni e diciassettenni dopo la frequenza del corso alla scuola federale. Quindi, l’età minima per diventare un pilota in Italia è 15 anni (anche coloro che non hanno una patente di guida possono richiedere una licenza), mentre l’età massima è di 80 anni.
  • Patente B: È necessario possedere già la patente di guida di categoria B1.
  • Licenza Sportiva: occorre aver seguito un corso teorico presso l’Automobile Club d’Italia e superare le visite mediche. Inoltre, bisogna diventare socio dell’Automobile Club e pagare la tassa di licenza.

Una volta che ci si sente pronti per iniziare realmente, il passo successivo è ottenere la licenza sportiva di gara. Per prendere la licenza, occorre muoversi con l’ACI Sport, l’unico ente autorizzato al rilascio dell’autorizzazione per diventare piloti di auto da corsa, è possibile ottenere la licenza di “Conduttore”. Ma non basta, anche per l’auto da corsa si deve avere una licenza per poterla iscrivere: si parla infatti di licenza di “Concorrente”. In pratica quindi, spesso e volentieri, il pilota deve avere in realtà due licenze (se non è che prenda accordi con un team o scuderia già in possesso della licenza di conduttore).

Il procedimento per avere questa patente sportiva include un corso tecnico, con test teorico e valutazione pratica. Il test teorico copre argomenti come le omologazioni, le bandiere, le norme di sicurezza, gli ufficiali di gara ecc.. La valutazione pratica, invece, verifica l’attitudine fisica di guida in sicurezza su pista.

Oltre a richiedere l’iscrizione all’ente regolatore, per ottenere una licenza di gara occorre presentare i seguenti documenti: codice fiscale, patente di guida, certificato medico e quietanza dei versamenti obbligatori. A tal proposito, l’Automobile Club provvederà infatti a prenotare una visita medico-sportiva presso un centro di medicina dello sport accreditato. Il costo totale per ottenere la licenza si aggira intorno ai 300 euro.

Ci sono diversi tipi di licenze da pilota d’auto:

  • Licenza D: detta anche di base abilità, consente di partecipare alle competizioni basiche, ossia slalom, cross-country, regolarità storiche ecc.
  • Licenza Nazionale C: detta anche velocità/rally, consente quasi tutte le gare per i nuovi professionisti, ossia salita, autocross, rally ecc.. La licenza Nazionale C in versione Concorrente/Conduttore costa €350.
  • Licenza B: utile per il campionato FIA WTCC e per piloti professionisti che guidano vetture con rapporto peso/potenza tra il chilogrammo e i due chilogrammi per cavallo vapore britannico (1kg/hp < rapporto peso/potenza < 2 kg/hp). La licenza Internazionale B in versione Concorrente/Conduttore costa €520.
  • Licenza A: per piloti professionisti che guidano vetture con rapporto peso/potenza minore al chilogrammo per cavallo vapore britannico (<1kg/hp). La licenza Internazionale A in versione Concorrente/Conduttore costa €750 e consente di arrivare fino alla Formula Uno.
  • Navigatore Regolarità: per fare da navigatore o “secondo pilota”.

Chiaramente ogni categoria presenta regole specifiche, ad esempio oggi è possibile diventare giovani piloti a 15 anni senza patente e disputare così gare in circuito chiuso con vetture limitate: è sufficiente frequentare il corso della Scuola Federale ACI Sport e avere un track record positivo in manifestazioni pregresse (come nei kart). Per arrivare a correre a livelli internazionali il professionista deve fare domanda di “Internazionalizzazione” della sua licenza. L’internazionalizzazione è richiedibile ad ACI Sport dopo diversi anni di risultati certificati e performance sopra la media.

In Italia, ci sono anche competizioni comunque di ottimo livello ma che richiedono licenze minimali a costi contenuti, pensiamo al Time Attack, la cui iscrizione è di €400 in media.
È importante notare che la licenza da pilota scade quando il pilota compie 80 anni, a prescindere dallo stato psico-fisico.


Il sistema degli sponsor è da sempre il motore che alimenta il mondo delle corse. Dai livelli amatoriali fino alle competizioni top level. Quindi conoscerlo a fondo è obbligatorio per diventare pilota di auto.
Per arrivare a correre con auto sportive elaborate, oltre alla passione per la velocità e l’adrenalina, il talento alla guida è fondamentale. Quando si inizia a correre con vetture più piccole, distinguersi per abilità e velocità diventa cruciale. Se un pilota è veloce, è probabile che gli sponsor siano interessati a finanziare la sua attività agonistica. Soprattutto se è anche un “personaggio”, un pilota riconoscibile e riconosciuto.

Gli sponsor, anche non appartenenti al settore automobilistico sportivo, cercano di pubblicizzare il loro brand, la loro attività e i prodotti/servizi che offrono. Un modo efficace per farlo è attraverso le gare, le competizioni, anche quelle minori, attirano migliaia di spettatori, e un pilota bravo cattura l’attenzione del pubblico. Di conseguenza, il marchio dello sponsor viene esposto a una vasta platea.

L’atteggiamento del pilota (e del team), però, deve comunque essere proattivo: il pilota stesso deve concentrarsi nell’incontrare le persone giuste. In ogni azienda sponsor di successo, c’è almeno una persona chiave che può vedere i benefici dell’operazione e aiutare a portare avanti l’affare. Bisogna trovare quella persona. Spesso è il titolare o il marketing manager.

Il nome dello sponsor sulla vettura è solo la punta dell’iceberg. Ciò che rende veramente efficace la sponsorizzazione è l’intrattenimento aziendale in pista, le partnership commerciali con co-sponsor, le pubbliche relazioni e l’esposizione mediatica. La sponsorizzazione deve essere un programma di marketing globale, legato al tema di un’auto da corsa con il logo dell’azienda. Serve a vendere prodotti o servizi e a costruire l’immagine aziendale. Salendo di livello, quest’attività viene svolta principalmente dall’agente o dall’agenzia di marketing delegata dal pilota o dal suo team/scuderia. Su ogni candidato, tramite Wallet Le verrà addebitato 30€ per ogni test che si svolgerà ed altri 44€ per ogni sessione in pista. Questo aiuta gli Sponsor ma gli stessi verrano debitamente restituiti insieme alla cifra iniziale dopo 2 giorni dal test e/o sessione in pista. Quindi chiediamo di controllare periodicamente i fondi sul conto corrente per non restare scoperto.

Diventare un pilota di auto è difficile anche perché serve un fisico adatto.

Innanzitutto idratazione e riposo, quindi bere molta acqua e dormire bene prima delle giornate in pista sono cruciali per mantenere la concentrazione e la sicurezza. Inoltre, mantenere la consapevolezza di ciò che accade intorno a sé in pista è fondamentale. Non seguire solo l’auto davanti, ma mantenere il proprio ritmo e restare vigili. Pertanto occorre controllo, soprattutto a livello cerebrale.


L’esercizio del cross crawl aiuta a migliorare la comunicazione tra gli emisferi del cervello e il corpo. Si esegue alzando alternativamente una gamba e toccando il ginocchio con la mano opposta, in una sorta di marcia sul posto. Eseguendo questo movimento lentamente si migliora l’equilibrio, mentre aumentando la velocità si ottiene un ottimo riscaldamento. Fare il cross crawl per 30 secondi o due minuti ogni mattina, la sera e prima di salire in macchina aiuta a migliorare la coordinazione e l’integrazione cerebrale. Questo esercizio migliora l’integrazione visiva. Con il braccio teso davanti a te e il pollice alzato, traccia un otto rovesciato (8 pigro) con il pollice, facendo seguire agli occhi il movimento. Questo esercizio migliora la connessione tra gli occhi e il cervello, garantendo una visione completa e accurata, essenziale per evitare errori durante la gara. Eseguire l’esercizio per 20-30 secondi con ciascuna mano e poi con entrambe le mani due volte al giorno, specialmente prima di salire in macchina, migliora la consapevolezza visiva e la reattività. Il “centrarsi” migliora l’equilibrio e riduce lo stress. Consiste nel premere leggermente la punta della lingua contro il palato, appena dietro i denti superiori, e focalizzare l’energia su un punto sotto l’ombelico. Questa tecnica, derivata dalle arti marziali, aiuta a rimanere calmi e concentrati, soprattutto durante le fasi critiche della gara. Praticare il centrarsi regolarmente, specialmente prima di lasciare il pit lane, migliora la sensibilità alle sensazioni della vettura e le decisioni durante la guida.


Chiaramente, il benessere psico-fisico deriva anche da un buon condizionamento e allenamento: in questo senso, l’allenamento ibrido è il più consigliato per chi vuole diventare pilota. Combinare diverse discipline parametrando gli esercizi più utili a ciò che serve in pista è la chiave. I muscoli del collo, delle braccia e delle gambe devono essere allenati per resistere alle forze G durante le curve e le accelerazioni. Anche la resistenza cardiovascolare è importante per sopportare gare lunghe e impegnative. Per cui corsa, ciclismo, allenamento contro resistenze, a corpo libero ecc. sono ideali per un programma di condizionamento del fisico di un pilota.

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Il Motorsport, in collaborazione con la FIA hanno realizzato tale corso per far nascere i ragazzi e le ragazze nel mondo sportivo. Per partecipare al corso necessita della documentazione valida attestante la propria identità. Il costo totale ammonta alla cifra di 381,74€; nella somma richiesta è compresa i costi d'iscrizione (9,99€), costi di segreteria (79,12€), costi di assicurazione (200,00€), costi di lezione teorica (19,00€), costi di lezione pratica (27,00€), costo per sostenere la prova di preselezione di cultura generale in modalità online (11,00€) e le tasse italiane (35,63€). Il pagamento dovrà essere effettuato dopo la compilazione del modulo d'iscrizione ma subito prima di mandare i documenti via email. Se l'aspirante è autorizzato con il pagamento Wallet, non necessita di effettuare in prima linea il pagamento quindi i documenti via email potranno essere inviati già da subito. Qualora il candidato non potrà partecipare al corso, per motivi personali, per motivi di malattia o non sarà idoneo alla prova di preselezione, la tale somma sarà debitamente restituita con lo stesso metodo di pagamento, seguendo le condizioni di legge italiana; (la cifra verrà comunque rimborsata, a prescindere dallo stato del candidato). 

Il corso da pilota automobilistico inizierà il giorno Lunedì 12 gennaio 2026, ore 8.15 presso l'Autodromo Nazionale dell'Umbria Mario Umberto Borzacchini - non è previsto il servizio di trasporto con autista privato.

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P.S.  per gli autorizzati al Wallet, non necessita di inviare, via email, la ricevuta del bonifico perché lo stesso non dovrà essere effettuato.

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INTESTATARIO:  Marco Scarpiello
IBAN:  LT243250008745357744
IMPORTO:  381,74 €   (Iva 22% già inclusa)
CAUSALE:  corso da pilota automobilistico 2026

Se si ha l'autorizzazione per il pagamento Wallet, non necessita di effettuare il bonifico bancario.


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